da Memorie di Adriano
Non avevo amato abbastanza quel fanciullo da obbligarlo a vivere…
Ma ero solo a misurare quanto fiele fermenti nel fondo della dolcezza, quanta disperazione si celi nell’abnegazione, quanto odio si mescoli all’amore. Un essere oltraggiato mi gettava in viso quella prova di devozione; un fanciullo, nell’ansia di perdere tutto, aveva trovato quel mezzo per legarmi per sempre a lui. Se con quel suo sacrificio aveva sperato di proteggermi, aveva dovuto credersi amato ben poco per non sentire che perderlo sarebbe stato per me il peggiore dei mali…